Stampa
Categoria principale: Da vedere e fare...
Categoria: Natura
Visite: 4425

SOMMARIO:

1) TIGLIETO - PASSO FRUIA ore 3,15

2) TIGLIETO - ROSSIGLIONE ore 2,45

3) BADIA - TORRENTE ORBA - BADIA

TIGLIETO - PASSO FRUIA
Segnavia: 
Tempo di percorrenza: ore 3,15
Inizio: al valico della Crocetta (613 m.) inzia questo sentiero. La prima parte è su strada asfaltata che prima percorre in costa la montagna, poi prende un piglio deciso sino ad arrivare alle falde del Monte Calvo. Dopo aver percorso circa 1 km, si incrocia il sentiero che sale da Rossiglione, contraddistinto con un tondo giallo che ci consente in 10'' di arrivare sulla vetta del Monte Calvo a quota 731 m. dove troveremo una Croce e da dove potremo ammirare uno splendido panorama; poco prima di arrivare alla croce si incontrano anche i resti di alcune fortificazioni risalenti alla seconda guerra mondiale. Ritornati al bivio e continuando a seguire il nostro segnavia, il percorso risale dolcemente fino a portarci a Passo Fruia (822 m.). La punta massima del sentiero è a quota 904 m. in un punto dal quale ci si apre innanzi la valle Gargassa.
Al Passo Fruia possiamo raggiungere: Acquabianca, Rossiglione, Campoligure, Bric del Dente;
Acquabianca - continuare per la strada sterrata in leggera discesa sulla destra che passando per il Bric Preburon vicino al colle La Brusetta si congiunge con il sentiero contraddistinto con il triangolo giallo, all'ìncrocio scendere a destra, si attraversa il rio Baracca, e continuando a seguire il triangolo si giunge all'Acquabianca.
Campoligure - imboccare il sentiero verso Nord contraddistinto con il triangolo vuoto giallo, dopo una piccola salita al Colle dei Ferri (903 m.) discende verso Campoligure incontrando le pendici del monte Pavaglione, si incrocia il segnavia XX per Rossiglione, e si continua la discesa ritrovandosi, passata l'autostrada, vicino al Municipio.
Rossiglione - imboccare il sentiero per Campoligure, passate le pendici del monte Pavaglione, sulla sinistra si incontra il sentiero XX , seguirlo fino a Rossiglione.
Bric del Dente - seguire verso sud il segnavia del triangolo vuoto giallo, si incontrerà Rocca Gianni (901 m.) e le pendici del Bric Saliera sino a giungere sulla sommità del Bric del Dente a quota 1109 m.

TIGLIETO - ROSSIGLIONE
Segnavia: 
Tempo di percorrenza: ore 2,45
Inizio: al valico della Crocetta (613 m.) seguire inizilamente il segnavia del sentiero 1 (due quadrati gialli) che prima percorre in costa la montagna, poi prende un piglio deciso sino ad arrivare alle falde del Monte Calvo. Dopo aver percorso circa 1 km, si incrocia il sentiero che ci porterà a Rossiglione, da qui seguiremo il nostro segnavia: il cerchio pieno giallo. Prima volendo, possiamo seguire il sentiero in salita che in 10 minuti ci consente di arrivare sulla vetta del Monte Calvo a quota 731 m. dove troveremo una Croce e da dove potremo ammirare uno splendido panorama; poco prima di arrivare alla croce si incontrano anche i resti di alcune fortificazioni risalenti alla seconda guerra mondiale. Ritornati al bivio e continuando a seguire il nostro segnavia, il percorso scende molto dolcemente nella valle Gargassino inoltrandosi in alcuni boschi. Mentre percorriamo questo sentiero, possiamo ammirare in fondo alla valle il torrente Gargassino, affluente del Gargassa e la strada provinciale che sale verso Tiglieto. Si prosegue sino a costeggiare le pendici del Bric Belcante, oltrepassato il quale la strada scende piuttosto velocemente sino ad arrivare ad un trivio: dove si incrocia il sentiero contraddistinto da XX che porta al monte Pavaglione, continuando a seguire il nostro segnavia, si oltrepassano Case Camilla e ci si ritrova dal nuovo campo sportivo di Rossiglione all'incrocio con la valle Gargassa. Da qui la strada diventa asfaltata sino a Rossiglione.

BADIA - TORRENTE ORBA - BADIA
Segnavia: 
Tempo di percorrenza: ore 2
Inizio: all'incrocio tra la sp. 1 e la strada per Olbicella. Lasciata l'auto nelle vicinanze, troviamo immediatamente il segnavia che ci conduce alla Badia. Poco prima di arrivarvi il sentiero gira a sinistra per seguire una strada sterratta che percorre un bellissimo bosco e sfocia in u na radura. Si gira sulla destra, evitando il ponticello sul rio Fornaci attualmente inagibile. Proseguendo si passa vicino ad una cascina per immettersi per un breve tratto sulla provinciale. Dopo alcuni tornanti si scende a sinistra in un vecchio castagneto da frutto dal quale ci si immetterà sulla mulattiera che conduce alle Case Quizza e proseguendo a sinistra si arriva al ponte sull'Orba presso la località Frera da Bassu. L'itinerario prosegue costeggiando la sponda opposta, a valle di una cascina; poco oltre, appena sotto il sentiero, si intravedono i ruderi della ferriera. Occorre poi passare un piccolo ponte all'altezza del torrente (detto rian) dra Gerla, affluente di destra dell'Orba e si risale un bosco sino ad incrociare uno sterrato che scende verso una cava dismessa. Si continua a salire a destra per poco tempo sino a raggiungere alcune case rurali superate le quali, al primo tornante, si lascia la sterrata per imboccare un sentiero sulla sinistra che ci porta dentro un bosco di querce al termine del quale ci si ritrova in una radura: u Ciazzu. Il sentiero prosegue passando vicino ad alcune villette per proseguire sul confine di una cascina abitata sino ad arrivare nell'impluvio del rio Masino. Il ponte è inagibile, ma si può guadare il torrente a monte. Risalendo l'opposto versante si incontra la rotabile nei pressi di Casa Bertalin. Seguendo la rotabile si passa in mezzo a prati da sfalcio sino a quando la strada non scende e prima di incontrare delle case, occorre imboccare sulla destra un sentiero che si inoltra in un querceto. Usciti ben presto dal bosco ci si trova in una zona rocciosa che ci porta in riva all'Orba dove per un tratto se ne segue dall'alto il percorso sino ad arrivare in località Cion-ca dove il sentiero attraversa un rio per dirigersi velocemente verso la Badia attraversando il ponte romanico, prima del quale è posta una quercia secolare, e dopo il quale possiamo ammirare il mulino nuovo, la Cappelletta ed il cippo che ne ricorda la ricostruzione.